Informazioni sull’argento

Informazioni sull’argento

monete-argentoL’etimologia della parola deriva dal greco “argos” che significa brillante oppure bianco.

Una caratteristica del metallo prezioso è che la sua superficie, se è a contatto con l’aria, si annerisce, ma senza rovinarsi: basta strofinarlo con un panno morbido o con appositi prodotti per ritrovare il suo splendore originale.

L’argento, come altri metalli preziosi, è sottoposto alla punzonatura per dare precise indicazioni sulla qualità del metallo, ossia la percentuale di metallo puro presente nell’oggetto.

Il punzone è quello strumento, fatto di metallo, che imprime sull’oro, sull’argento e su altri metalli un contrassegno per il riconoscimento, inciso sulla testata, chiamato marchio.

Nell’uso comune le parole “marchio” e “punzone” sono la stessa cosa e indicano l’atto del controllo ufficiale che viene esercitato sul lavoro degli orefici.

Il marchio infatti garantisce la qualità che ha il metallo e può indicare il titolo, ma anche la città da cui proviene, la bottega originaria, l’assaggiatore che ha svolto la prova o anche l’anno della prova.

Esistono anche degli altri tipi di marchi che consentono di riconoscere opere di importazione o di antiquariato.

Le norme che regolano le caratteristiche della punzonatura sono state modificate nei secoli e sono diverse anche da paese a paese.

I più antichi marchi sono stati trovati sugli oggetti d’oro bizantini.

Prima dell’unità d’Italia esistevano vari regolamenti per la punzonatura nelle diverse zone dell’Italia. Poi una legge del 1968 e il successivo D.P.R. del 1970 hanno introdotto dei nuovi punzoni per bollare i metalli preziosi.

In particolare il punzone per l’argento è stato cambiato introducendone uno a forma poligonale, con il numero della fabbrica, la sigla della provincia e, sulla sinistra, la stella simbolo della Repubblica Italiana.

Secondo le norme attuali, i titoli previsti per l’argento sono il 925, l’835 e l’800, sempre per mille, inscrivendo questa cifra entro un contorno di forma ovale.

La legge poi definisce anche le regole relative alla posizione della punzonatura a seconda del tipo di oggetto.

Successivamente il decreto legislativo del 1999 ha fissato anche quali sono i millesimi che sono consentiti per la lavorazione di oggetti d’argento in Italia.

Si tratta del titolo 800/000 e del titolo 925/000; questo stesso decreto consente la lavorazione dell’argento anche con millesimi superiori, ma mai inferiori, rispetto a quelli stabiliti: un esempio di ciò è la punzonatura con titolo 835/000.

Vediamo ora cosa denotano i vari tipi di punzonatura e anche quali sono, di conseguenza, le differenze che esistono tra l’argento 800/000 e l’argento 925/000.

L’argento ha titolo 800/000 se, su mille parti del metallo, 800 parti sono d’argento e 200 parti sono in lega di rame; con lo stesso criterio l’argento 925/000 indica che su mille parti del metallo, 925 parti sono d’argento e 75 parti sono in lega di rame.

L’argento marchiato 925/000 viene detto anche argento Sterling.

bracciale-argentoGli oggetti di fattura italiana, specialmente quelli più antichi, sono per la maggior parte con titolo 800/000.

Raramente si trovano pezzi in argento con titoli 916/000 o 950/000, anche se qualche volta veniva utilizzata questa lega nel diciannovesimo secolo.

In Gran Bretagna non sono ammessi i millesimi che siano inferiori a 925.

L’argento 1000, ossia l’argento 1000/1000, allo stato puro, è tanto malleabile e duttile da rendere impossibile qualsiasi realizzazione di oggetti.

E’ possibile comunque trovare una punzonatura di tipo 1000/1000 impressa su di un oggetto d’argento, significa che si tratta di un oggetto in metallo che è stato argentato ossia solo rivestito di materiale prezioso ma non è fatto d’argento puro.

Il principale mercato per la compravendita di argento è quello di Londra, il quale stabilisce quotidianamente il fixing: la quotazione è il riferimento, a livello internazionale, per le transazioni con l’argento.

Quindi se si desidera vendere un oggetto o un gioiello d’argento occorre prima di tutto informarsi sulla quotazione aggiornata in tempo reale.

Poi ci si può recare in uno dei negozi compro oro che trattano anche argento, tra i più seri e affidabili.

Qui verrà valutato l’oggetto sulla base della punzonatura e della quotazione, dopo aver fatto gli opportuni test, con appositi acidi, per verificare che non si tratti di un oggetto solo argentato.

In questo modo potrai vendere al giusto prezzo il tuo oggetto d’argento che non usi più e magari acquistarne uno nuovo o rigenerato.