Rubino come capire quando è di valore

Rubino come capire quando è di valore

rubino pietra da investimentoIl rubino è una varietà del minerale corindone che si presenta di colore rosso per la presenza di cromo, le cui tonalità spaziano da un rosso più intenso, definito anche sangue di piccione, fino ad arrivare al rosato.

Il suo nome deriva dal latina ruber e significa rosso, naturalmente.

Solitamente le sue dimensioni non sono mai eccezionali e una delle caratteristiche che più conta nella sua valutazione è la trasparenza, per questi motivi un rubino che superi i 10 carati e sia di una limpidezza sopra la media rappresenta un evento molto raro.

E’ in ogni caso una pietra molto rara e soprattutto nel passato, quando i mezzi gemmologici non permettevano analisi accurate, venivano spesso spacciati per rubini altri minerali come lo spinello, lo zircone o il topazio.

Protagonista di uno dei più famosi errori nella storia delle gemme fu proprio uno spinello presente nella corona britannica come rubino del principe nero.

I giacimenti più famosi di rubino si trovano in Cina, Sri Lanka, Tanzania, Madagascar, Vietnam e Thailandia, anche se quelli dai quali si estraggono le pietre più preziose sono in Birmania, ma attenzione perché questa gemma è stata la prima ad essere riprodotta in laboratorio e quindi sul mercato si trovano anche perlopiù pezzi sintetici.

Il rubino è una delle gemme, fra quelle conosciute, più rara e costosa, anche più del diamante stesso.

Trovarne uno senza inclusioni è praticamente quasi impossibile anche se alcune di queste, purché microscopiche, conferiscono alla pietra più valore, accentuandone la bellezza quando esposte alla luce naturale.

Tra le più famose inclusioni di questo tipo si inseriscono quelle che regalano al rubino l’effetto stella, con raggi evidenti, equidistanti e perfettamente dritti.

Solitamente i raggi sono 6, ma in casi veramente eccezionali possono arrivare anche a 12 e il taglio utilizzato per mettere ancora più in risalto questo particolare effetto è il cabochon, una forma convessa, lucida e non sfaccettata.

Ciò che influisce di più nella determinazione del valore di questa pietra sono il peso, la qualità, ma soprattutto il colore, con quelli intensi e brillanti ritenuti più preziosi e perciò più ricercati rispetto agli altri, anche la mancanza di inclusioni, evento però piuttosto raro, incide nella loro valutazione, sebbene la loro assenza può dipendere da trattamenti che la pietra subisce, soprattutto termici, che ne abbassano il valore.

Raggiungono infatti prezzi stratosferici i pochi rubini presenti in circolazione che presentino una qualità alta e non siano stati trattati.

Solo gli esperti sanno riconoscere e distinguere un rubino naturale da uno invece creato in laboratorio e se si è pronti all’acquisto di un rubino il passo più semplice è quello di far valutare la pietra da un gioielliere di fiducia e affidabile e al tempo stesso anche competente e qualificato.

In alternativa osservando attentamente il rubino con una lente d’ingrandimento sono brillantezza e colore le caratteristiche da tenere in considerazione per una giusta valutazione.

Il colore deve essere di un rosso acceso, brillante, visto che quelli falsi tendono invece ad essere opachi, e uniforme, dato che spesso le pietre false presentano delle impurità, ma la difficoltà nel saperli riconoscere consiste nel fatto che anche quelli veri hanno difetti e imperfezioni.

Un test abbastanza attendibile e facilmente verificabile appare allora quello di provare a scalfire la superficie della gemma, essendo una pietra molto dura, se compaiono dei segni si è probabilmente in presenza di un falso.

Al tempo stesso un’ulteriore verifica consiste nell’utilizzare il rubino per scalfire un’altra superficie, se quest’ultima rimangono delle tracce di rosso indicano che la pietra è stata colorata artificialmente, anche se in ogni caso il metodo più sicuro e consigliato è quello di portare la gemma ad un gioielliere per una perizia professionale, facendosi soprattutto rilasciare una certificazione ufficiale dell’autenticità del rubino, che garantisce anche in caso di eventuali vendite future.